“Nel paesaggio, nei luoghi attivi del lavoro come fabbriche e aziende, o anche in luoghi dismessi, con storie di uomini ed imprese, in una trattoria assaporando i prodotti della terra, ricordando le storie della grande guerra ma tenendo ben presente gli attuali conflitti; attraversando questo territorio si incontreranno luoghi quotidiani identificativi ma anche e soprattutto gli uomini e le donne, i ragazzi e i cittadini, accomunati dal desiderio di un nuovo senso di appartenenza e di riconoscersi in una comunità. Così, dentro ad una mappa non conforme di relazioni e scoperte, il teatro, la danza, le arti sceniche, la poesia e la letteratura escono dall’alveo spettacolistico e diventano esperienze che cambiano, occasioni di conoscenza ed anche di consapevolezza del valore di vivere il nostro paesaggio e della voglia di prendersene cura.” (Echidna Associazione Culturale).
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